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Gli allineatori estetici sono mascherine di materiale sottilissimo e quasi totalmente trasparente che non si vedono. Disponibili per giovani e adulti, le mascherine invisalign sono non soltanto un’alternativa ai classici brackets in molti casi di malocclusioni, ma anche una via di mezzo tra un apparecchio fisso e uno mobile. Come funzionano? Semplice: le mascherine vanno portate giorno e notte, però possono essere rimosse durante i pasti e per la pulizia dei denti. Ma solo in questi casi.
Quando le malocclusioni sono trattate con la tecnica Invisalign, si procede a produrre una serie di impronte individuali di precisione. Grazie al fatto di essere personalizzate, le mascherine sono comode e la loro struttura le rende quasi invisibili sui denti. Gli aligners vengono cambiati direttamente dal paziente, che ogni due settimane (o con altra scansione temporale come suggerito dall’ortodontista) sostituisce le mascherine con due nuove, contribuendo al raggiungimento del risultato previsto.
Il piano di trattamento ortodontico viene effettuato con uno studio del caso personalizzato per avere una panoramica preliminare delle problematiche, delle varie possibilità di terapia e di conseguenza delle tempistiche e dei costi del trattamento.
Il trattamento con Invisalign si può definire:
Customizzato sulle impronte dei tuoi denti.
Si rimuove per mangiare e si può procedere allo spazzolamento dopo ogni pasto.
Il miglioramento incominica da subito.
Non irrita gengive e cavo orale.
Praticamente invisibile.
Lo scanner intraorale è uno strumento con un sistema di misurazione tridimensionale utilizzato per raccogliere informazioni su forma e dimensioni delle arcate dentarie attraverso l’emissione di un fascio luminoso (raggio laser) sulla superficie dei denti. Le telecamere ad alta risoluzione raccolgono le informazioni che vengono processate da un software che riproduce il modello 3D virtuale delle arcate dentali e dei tessuti molli del paziente, digitalizzando completamente l’anatomia della bocca. Dal modello 3D generato dallo scanner dentale, è possibile eseguire una serie di pianificazioni chirurgiche, protesiche o ortodontiche sulla base delle quali si realizzano i dispositivi necessari. Se ritenuto opportuno dall’odontoiatra, lo scanner intraorale può essere utilizzato al posto del calco dei denti tradizionale per ottenere modelli virtuali delle arcate del paziente: questo strumento è impiegato per la rilevazione dell’impronta dentale 3D necessaria alla modellazione e realizzazione di restauri protesici (corone singole, protesi fisse parziali o complete), in ambito chirurgico e nel campo dell’odontoiatria sia estetica che tradizionale.
Introducendo la punta dello scanner all’interno del cavo orale e muovendolo lungo l’arcata dentale, nell’arco di qualche minuto è possibile ottenere un’impronta dentale digitale in maniera più veloce e meno invasiva di quella ottenuta dal calco tradizionale, ormai desueto.
I vantaggi dell’utilizzo dello scanner intraorale sono:
Minore invasività rispetto al calco tradizionale che richiede l’impiego di paste siliconiche, potenziale causa di disagio legato al riflesso faringeo;
Riduzione dei tempi: in un’unica fase si ottiene un’impronta completa senza dover ricorrere alla tecnica della doppia impronta;
Precisione dell’impronta ottica che garantisce un risultato in linea con le specifiche cliniche;
La possibilità di visualizzare in anteprima su uno schermo sia le scansioni 3D che la simulazione dei risultati del trattamento pianificato.
La sedazione cosciente con ossigeno e protossido d'azoto trova la sua applicazione ideale proprio nell'odontoiatria pediatrica, in particolare per quei bambini molto piccoli o traumatizzati da una precedente esperienza odontoiatrica. Si utilizza un apparecchio (sedation machine) in grado di miscelare due gas, ossigeno e protossido d'azoto, in percentuali ben definite; la miscela viene inalata dal bambino tramite una mascherina profumata in modo da raggiungere uno stato di sedazione.
DIAGNOcam è un dispositivo compatto e mobile per il rilevamento della carie allo stadio precoce. Utilizza la tecnologia DIFOTI (transilluminazione con fibra ottica digitale) per illuminare il dente e aiuta a formulare diagnosi di lesioni cariose occlusali, prossimali e del bordo dentale e a rintracciare eventuali crepe. Rileva precocemente e senza emettere raggi X le carie occlusali, interprossimali, secondarie – da quelle superficiali a quelle in dentina – e le lesioni dentali.
L'interno del dente viene, infatti, illuminato da due fasci di luce laser ad una lunghezza d'onda di 780nm ed è utilizzato per convogliare verso il sensore la corrispondente transilluminazione. La videocamera digitale cattura l'immagine generata e la rende visibile sullo schermo di un computer. La sostanza dentale sana si limita ad illuminarsi. Al contrario, le aree che non trasmettono luce, ad es. le carie, risultano ben visibili come macchie scure. Le immagini così rilevate possono essere salvate, rendendo estremamente semplici il monitoraggio e la comunicazione con il paziente. Beneficiano di questa tecnologia soprattutto i bambini, le donne in stato di gravidanza o i pazienti disabili, per i quali è bene evitare l'esposizione alle radiazioni.
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